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Le proprietà della spirulina, l’alga coltivata anche nel Cilento

La spirulina (il nome scientifico è Arthrospira Platensis) è un organismo unicellulare della famiglia dei cianobatteri. È comunemente conosciuta come una microalga dal colore blu-verde e prende questo nome dalla forma a spirale che assumono i filamenti se osservati al microscopio. La spirulina è presente sul nostro pianeta da circa tre miliardi di anni e cresce spontaneamente nei bacini e nei laghi di acqua dolce delle zone tropicali e subtropicali dell’Africa, del Messico e dell’India, a una temperatura di circa 30°. Essendo un organismo fotosintetico, si sviluppa quando le condizioni di luce solare e calore dell’acqua sono favorevoli per l’attivazione del processo di fotosintesi, attraverso cui l’alga assorbe anidride carbonica e rilascia ossigeno nell’atmosfera.
Nel corso dei secoli furono diversi i popoli indigeni a utilizzare la spirulina come principale fonte di nutrimento e a riconoscere le sue proprietà benefiche per la salute: una delle prime civiltà latinoamericane a farne uso nel XVI secolo è stata quella azteca, che ha fatto di questa piccola alga, ricca di sostanze nutritive, la base della propria alimentazione, tanto da definirla il “nettare degli dei”. Gli aztechi la raccoglievano dalle lagune, la facevano essiccare al sole e poi la consumavano da sola o insieme ad altri cibi in quanto alimento energizzante oppure veniva impiegata nella cura delle malattie o per aumentare la capacità di resistenza del corpo.

La spirulina, chiamata dihé dagli abitanti locali, viene tuttora raccolta lungo le sponde del lago Ciad, situato nella regione tra Chad, Niger e Nigeria, a sud del deserto del Sahara. Qui l’uso della spirulina risale addirittura al IX secolo. Le donne di etnia kanembu[1] raccolgono le alghe sulla superficie dell’acqua e le ripongono in grandi cesti, i quali vengono poi posizionati in buche scavate nella sabbia lungo il lago e lasciate al sole ad essiccare. Dopo il processo di essiccazione, le alghe vengono sminuzzate e la polvere ottenuta viene cotta con l’aggiunta di acqua e consumata in stufati, minestre o accompagnata ad altri cibi. Le alghe che non sono destinate all’autoconsumo vengono vendute nei mercati, proprio per questo si tratta di un alimento prezioso e costituisce per questi popoli una fondamentale fonte di reddito oltre che di sostentamento.

Solo a partire dagli anni ‘70, la spirulina è stata integrata nelle diete dei paesi occidentali e nel 1974 fu dichiarata dall’Organizzazione mondiale della sanità un “superalimento” che poteva essere consumato anche dai bambini in quanto ricco di ferro e proteine. Infatti, le ricerche effettuate negli ultimi anni hanno rilevato come essa apporti numerosi benefici alla salute grazie alle sue proprietà antiossidanti, antidolorifiche e antinfiammatorie.

Questa piccola alga contiene dal 10 al 25% di carboidrati sotto forma di polisaccaridi che forniscono energia all’organismo. Nella spirulina è presente, inoltre, un’elevata quantità di proteine vegetali, circa il 70%, che svolgono una molteplicità di funzioni: contribuiscono al rafforzamento del sistema immunitario e alla crescita delle cellule e dei tessuti, difendono l’organismo dagli agenti patogeni e intervengono nelle reazioni biologiche e metaboliche.
Nella spirulina si trovano carotenoidi, utili al contrasto dei radicali liberi, omega 3 e omega 6, ficocianine e varie vitamine: A, E, D, K e le vitamine del gruppo B, in particolare la vitamina B12, nutrienti fondamentali per il mantenimento dello stato di salute e delle funzioni vitali dell’organismo; essa è ricchissima di sali minerali, in particolare ferro, magnesio e calcio e può essere un ottimo integratore soprattutto per quei soggetti che presentano tali carenze. Secondo una ricerca[2] condotta nel 2016, la spirulina contribuisce all’abbassamento dei livelli di colesterolo nel sangue e ha effetti benefici sull’ipertensione, uno dei principali fattori di rischio per le malattie cardiovascolari di cui soffre il  30-40% della popolazione europea.
Gli studi degli ultimi anni hanno confermato come la spirulina risulti, da questo punto di vista, un alimento completo e ricco di nutrienti essenziali concentrati in una piccola quantità. Infatti se ne consiglia l’assunzione allo stato puro per poter assorbire tutti i principi nutritivi. La possiamo trovare in polvere, sotto forma di compresse o viene utilizzata come ingrediente nella produzione di vari tipi di pasta. Insomma, si può consumare in modi diversi a seconda delle proprie esigenze.

Quest’alga viene coltivata anche nel Cilento, ad Acciaroli, in un territorio lontano da fonti di inquinamento, dove può beneficiare dell’esposizione solare, del clima mite e dell’aria pulita. L’azienda AlghePAM è una delle prime aziende italiane a produrre la spirulina attraverso il sistema innovativo ed ecosostenibile dei fotobioreattori, impianti chiusi esposti alla luce del sole, attraverso cui è possibile controllare tutte le variabili che garantiscono la crescita ottimale del microganismo. Si tratta di un metodo di coltivazione all’avanguardia, diverso da quelli tradizionali che prevedono la crescita dell’alga in vasche aperte, all’interno di serre.

L’utilizzo della spirulina è una delle possibili alternative ecologiche che può favorire un cambiamento dei consumi alimentari grazie al basso impatto ambientale che richiede la sua produzione e coltivazione, proprio per questo è stata annoverata come “cibo del futuro” in grado di sostituire le componenti proteiche che troviamo nella carne e ridurre così gli allevamenti intensivi di animali.
Ma, in generale, le alghe verdi, come quelle marine, grazie alle loro potenzialità sono sempre più oggetto di sperimentazione in diversi settori, ad esempio alcune ricerche si stanno concentrando sul suo impiego come biocarburante, perciò si prestano ad essere un’innovativa fonte di energia rinnovabile[3].
Le alghe si stanno rivelando delle risorse importanti per l’ambiente in quanto il processo di coltivazione non richiede suoli arabili, quindi utilizzo di fertilizzanti nocivi per l’ambiente, o lo sfruttamento delle risorse idriche, contribuendo alla riduzione delle emissioni di CO2. Speriamo di non attendere troppo per osservare i benefici che hanno sul corpo anche sul nostro pianeta.

 

[1] https://www.micatuca.com/2021/05/03/il-dihe-lalga-spirulina-del-lago-ciad/

[2] https://www.europeanreview.org/wp/wp-content/uploads/150-156.pdf

[3] https://cordis.europa.eu/article/id/411734-is-seaweed-the-solution-to-sustainable-biofuel/it

 

Claudia Alfano.

 

 

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