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In marcia contro la guerra e le violenze: manifestazione anche a Castellabate.

 

Domani 8 marzo, a Santa Maria di Castellabate, in occasione della Giornata internazionale dei diritti delle donne, si terrà una marcia della pace per esprimere solidarietà al popolo ucraino e alla comunità ucraina locale, e in ricordo di Anna Borsa, vittima di femminicidio, qualche giorno fa, a Pontecagnano. L’evento, patrocinato dal Comune di Castellabate, è stato organizzato dalle assessore Nicoletta Guariglia, Dalila Russo e Marianna Carbutti, con la collaborazione di un gruppo di cittadine.

 

In questi giorni tantissime persone si sono mobilitate per dire basta alla guerra e all’aggressione militare della Russia sul territorio ucraino, che sta costringendo la popolazioni civile a scappare e a nascondersi dai bombardamenti. Molte persone hanno già lasciato il paese e stanno attraversando le frontiere per essere accolte in tutta Europa. Credevamo che queste immagini appartenessero al passato, confinate nei libri di storia, anche se sono centinaia i conflitti attualmente in corso in tutto il mondo. Dalle piazze di tutte le città è stato ribadito che le uniche armi per affrontare la guerra devono essere quelle della diplomazia e del dialogo costante, solo così possiamo riempire di senso e significato la parola “pace” e immaginare un mondo libero dalle guerre.

L’iniziativa è ricaduta nella Giornata internazionale dei diritti delle donne per rendere visibile la connessione tra una guerra che ha stravolto la quotidianità di donne, uomini e bambini e le violenze che si consumano ogni giorno sui corpi delle donne. L’ultimo femminicidio è accaduto proprio qualche giorno fa in un paese a noi vicino, Pontecagnano, dove una ragazza di 30 anni, Anna Borsa, è stata uccisa sul posto di lavoro dall’ ex compagno, che non accettava che lei decidesse liberamente come condurre la sua vita dopo la separazione. Il femminicidio è un esercizio di potere e di dominio, è l’imposizione della propria volontà su quella altrui da parte di uomini che credono che le donne siano di loro proprietà, e avviene in contesto che tende a legittimare e a normalizzare le violenze. La guerra ha in comune con questo crimine la stessa volontà di appropriazione, dove corpi e territori diventano lo stesso terreno di conquista. Per questo bisogna lottare contro tutte le forme di violenza e far risuonare un messaggio di pace, di rivendicazione della libertà e di lotta contro le ingiustizie.

La cittadinanza è invitata alla fiaccolata lungo il corso, che partirà alle ore 19 da Piazza Matarazzo e terminerà in Piazza Lucia, dove ci sarà un momento di raccoglimento fatto di suoni, musica e parole per esprimere vicinanza al popolo ucraino e a tutte le persone di nazionalità ucraina che vivono da anni nel nostro paese.

Claudia Alfano.

 

 

 

 

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