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Agenda ONU 2030 e lo sviluppo sostenibile

L’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile è un programma d’azione per le persone, il pianeta e la prosperità sottoscritto nel settembre 2015 dai governi dei 193 Paesi membri dell’ONU. L’Agenda si articola in17 Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile: in sigla SDGs (Sustainable Development Goals). Ciascun obiettivo è declinato in più traguardi per un totale di 169 così detti target.

L’avvio ufficiale delle azioni legate agli Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile ha coinciso con l’inizio del 2016, guidando il mondo sulla strada da percorrere nell’arco dei prossimi anni: i Paesi, infatti, si sono impegnati a raggiungerli entro il 2030. Sono obiettivi comuni su un insieme di questioni importantissime per lo sviluppo, per citarne solo alcuni: la lotta alla povertà, l’eliminazione della fame e il contrasto al cambiamento climatico. ‘Obiettivi comuni’ significa che essi riguardano tutti i Paesi e tutti gli individui: sono obiettivi così globali e importanti che possono essere raggiunti solo attraverso un impegno sinergico da parte di tutti.

Ma che cos’è la sostenibilità?

Nei documenti ufficiali della Commissione mondiale per l’ambiente e lo sviluppo, si parla di sviluppo sostenibile e, con questa espressione, si intende il modo in cui l’umanità può progredire assicurando “il soddisfacimento dei bisogni della generazione presente senza compromettere la possibilità delle generazioni future di realizzare i propri”. Questo significa che bisogna progettare un futuro che rispetti gli spazi in cui viviamo, senza negare alle generazioni che ci seguiranno la possibilità di soddisfare a loro volta i propri bisogni, vivendo in città e comunità in buona salute.

Il concetto di sostenibilità è molto ampio e complesso, perché tocca settori molto diversi delle attività umane: dall’economia, all’uso delle risorse ambientali, fino alla vita in comunità. Infatti, possiamo distinguere tra:

  • sostenibilità economica, che significa operare in modo da garantire a tutti un lavoro e un reddito dignitosi;
  • sostenibilità ambientale, che vuol dire utilizzare le risorse dell’ambiente rispettandolo: è necessario evitare sprechi e ogni forma d’inquinamento, permettendo alla natura di rigenerarsi;
  • sostenibilità sociale, che indica la capacità di garantire a tutti le stesse condizioni di benessere, senza disuguaglianze tra classi sociali e tra generi.

L’Italia è impegnata in prima linea. In particolare, riconoscendo l’importanza dell’educazione alla sostenibilità delle giovani generazioni, la legge 92 del 20 agosto 2019 ha introdotto dall’anno scolastico 2020-2021 l’insegnamento trasversale dell’educazione civica nel primo e secondo ciclo d’istruzione, con iniziative di sensibilizzazione alla cittadinanza responsabile a partire dalla scuola dell’infanzia.

Il MIUR ha stilato le Linee guida per l’insegnamento dell’educazione civica che sono state pubblicate con il D.M. n. 35 del 22.06.2020 (https://www.miur.gov.it/documents/20182/0/ALL.+Linee_guida_educazione_civica_dopoCSPI.pdf/8ed02589-e25e-1aed-1afb-291ce7cd119e?t=1592916355306 )

L’insegnamento dell’educazione civica è impostato in modo completamente diverso da come veniva inteso alcuni anni fa. A partire dalla scuola dell’infanzia, lo studente sarà introdotto alle tematiche della cittadinanza responsabile e attiva e man mano che si procederà nell’avanzamento scolastico si affronteranno tematiche relative alla cittadinanza sempre più complesse come:

  • Costituzione e Legalità
  • Cittadinanza Digitale
  • Ambiente e Salute
  • Educazione Stradale
  • Tematiche inerenti ai giovani e al mondo del Lavoro

Tutti temi strettamente legati all’Agenda 2030 e alla sostenibilità.
L’ educazione civica è insegnata per un totale di 33 ore annue, ossia 1 ora a settimana ed è un insegnamento obbligatorio. Queste 33 ore sono integrate nel monte ore obbligatorio dei vari istituti. Inoltre, l’insegnamento prevede un voto autonomo e sono somministrati agli studenti test di verifica periodici, tramite i quali si valuta il loro rendimento nella disciplina.

All’indirizzo:
https://www.istruzione.it/educazione_civica/domandeerisposte.html
sono presenti domande e risposte che chiariscono in modo semplice e immediato il senso dell’introduzione di questa disciplina nella scuola italiana.

Esaminerò nei successivi articoli, in dettaglio, gli obiettivi dell’Agenda 2030, analizzando anche che cosa si può fare, piccoli gesti nella vita quotidiana, per dare il personale contributo a questa sfida globale, aprendo una discussione tra i lettori: se ciascuno si impegna, anche con piccole e semplici azioni nella vita di tutti i giorni, certamente si può fare molto per rende la vita sul nostro pianeta sostenibile.

Ernesta De Masi

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