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Archivio della Fotografia Mediterranea, memoria storica di un patrimonio

Sulle pagine di DRAGUT non poteva mancare una sezione dedicata all’Archivio della Fotografia Mediterranea, con sede a Torchiara e di proprietà dell’Associazione Cilento Domani Arte e Cultura Mediterranea APS.

Quello che vi racconto oggi è un percorso iniziato da alcuni anni con lo scopo di assicurare alla collettività il maggior numero di immagini del mezzogiorno d’Italia, raccolte attraverso donazioni spontanee, mostre tematiche che hanno coinvolto gli archivi di famiglie locali, e due importanti fondi fotografici, quello di Anna Maria Torre, artista fotografo che in questi anni ha effettuato scatti nei nostri piccoli paesi divenuti memoria storica in quanto l’edilizia concepita dalle amministrazioni pubbliche negli ultimi quarant’anni ha devastato borghi che oggi potevano essere gioielli.

Il filo conduttore, trasversale alla politica, mosso da incapacità culturale nella lettura della linea del paesaggio e delle architetture urbane ha piegato strade, piazze, abbattuto fabbricati per motivi a dir poco futili, creare percorsi per auto, lasciare il segno del proprio operato, non rinunciato a finanziamenti per le opere pubbliche con la scusante che “tanto i fondi si perdevano”. Magari la fortuna, in questo caso, di perderne molti sarebbe stata la salvezza.

Torniamo a noi, l’archivio come dicevo si compone di un altro fondo, quello della promozione turistica realizzata dall’Ente Provinciale per il Turismo di Salerno, mirata a tutelare e conservare il patrimonio esistente. Molti sono i comuni del salernitano ripresi da fotografi che hanno fatto la storia dell’immagine nel nostro territorio, bravi non solo per gli aspetti tecnici ma per aver saputo dare una impronta alla foto, realizzato in uno scatto un messaggio di forte valenza.

Altro impegno in agenda è di sicuro il costante rapporto con il mondo della scuola per far conoscere ai ragazzi la realtà storica del loro paese e, forse, contribuire a creare una classe dirigente che si fermi, rifletta ed operi per la tutela e salvaguardia del patrimonio architettonico locale.

La Sezione Fotografica, infine, rappresenta sempre di più una nuova forma di lettura del territorio e dei suoi abitanti, soprattutto per il periodo del 900’. Una sorta di grande libro per immagini che traccia aspetti ambientali, architettonici e storici del salernitano.

Alcune delle mostre programmate in questi anni hanno evidenziato aspetti di vita quotidiana, momenti di convivialità pubblica, cito una per tutte la mostra “Un Caffè a Paestum”, dove ospite d’onore è stato il Presidente della Repubblica Einaudi. Da una lettura delle immagini si raccolgono aspetti della moda dell’epoca, eleganza dei movimenti, cordialità e rispetto per l’autorità, visione complessiva dei Templi e tanto ancora.

Questi strumenti usati per fini didattici mostrano uno stile, una educazione civica, possono veramente arricchire le menti dei giovani allievi di una scuola, mostrare loro che la tecnologia è fondamentale, l’innovazione è il futuro, ma uno sguardo al passato ci rafforza e rende donne ed uomini liberi.

L’Archivio, poi, ha una dotazione libraria di circa 8000 volumi, narrativa, storia, filosofia ed altro ancora.
Abbiamo censito in SBN circa 3700 titoli e la biblioteca di interesse locale è collegata alla rete nazionale del Ministero della Cultura attraverso la nostra adesione al Polo di Napoli. E’ possibile per i testi di narrativa il prestito del libro, per i saggi ed i volumi di particolare valore la consultazione in sede.

E’ possibile approfondire tutto questo collegandovi al sito www.cilentodomani.org o visitando la struttura a Torchiara in via G.B. Riccio n. 5.
Diamo valore alla cultura e alimentiamo la conoscenza delle nostre tradizioni!

Concludo con una frase che abbiamo pubblicato sul sito come spunto di riflessione sul nostro percorso di vita……
“Se vuoi conoscere il tuo passato, sapere che cosa ti ha causato, allora osservati nel presente, che è l’effetto del passato. Se vuoi conoscere il tuo futuro, sapere che cosa ti porterà, allora osservati nel presente, che è la causa del futuro.”
(Siddartha)

Giovanni Pico

Giovanni Pico

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