Psiconcologia: la scienza che abbraccia il dolore
Lo psiconcologo è uno psicologo o psichiatra che ha preso parte ad una specifica formazione in ambito oncologico. L’obiettivo della psiconcologia riguarda la presa in carico di tutte le dimensioni del paziente e della sua famiglia: emozionali, comportamentali, interpersonali e spirituali. La prospettiva psicosociale in oncologia si sviluppa a partire dagli anni ’50 negli Stati Uniti, periodo in cui nascono gli interventi di carattere psicosociale tesi a garantire il sollievo rispetto alla sofferenza psicologica secondaria al cancro. In Italia l’interesse per questo ambito si sviluppa negli anni ‘70/ ’80: nel 1980 nasce l’Istituto Nazionale per la Ricerca sul cancro di Genova; nel 1985 a Milano viene fondata la Società Italiana di Psiconcologia (SIPO). La specificità della psiconcologia consiste nel rivolgersi ad una persona il cui disagio psicologico non dipende da un disturbo psicopatologico, ma è generato dalla situazione traumatizzante della diagnosi e/o trattamenti. Il servizio è orientato: alla promozione dell’adattamento alle cure, alla promozione del benessere emotivo e psicofisico, prevenire e limitare il rischio di conseguenze psicopatologiche, trattare i disturbi depressivi, ansiosi e post-traumatici da stress. La diagnosi di tumore arriva come una doccia fredda a qualsiasi età, il primo pensiero che inevitabilmente si ha è legato alla morte. “Il trauma è il risultato mentale di un evento o una serie di eventi improvvisi ed esterni, in grado di rendere l’individuo temporaneamente inerme e di disgregare le sue strategie di difesa e di adattamento” OMS, 2002. Come tutti i traumi ha bisogno di essere elaborato grazie all’aiuto di un professionista. La sintomatologia psicologica post- evento traumatico è caratterizzata da: insonnia, incubi, nervosismi, irritabilità, isolamento, evitamento e distacco dagli altri. Gli altri più prossimo sono i familiari che non sanno come gestire la situazione, partendo dal partner. Molti non sanno cosa dire ai figli, ma ricordiamoci che i bambini, gli adolescenti hanno il diritto di conoscere cosa accade in famiglia e tenerli all’oscuro è una mancanza di fiducia nei loro confronti. Il risultato della psicoterapia sarà quello di liberare nuove energie, liberare le tensioni e il paziente riuscirà a dare voce al dolore indicibile arrivando all’accettazione.