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l’antropologia culturale

In brevi linee introduciamo una materia molto interessante e di cui non si sente parlare sempre: l’antropologia culturale.

La sua nascita risale al 1871 in seguito ad un articolo pubblicato da Edward Tylor intitolato “The primitive culture”. Appartenente alle discipline MDEA, l’antropologia studia le culture delle diverse civiltà adottando un approccio comparativo. Per cultura si intende l’insieme di credenze, usanze e costumi dei popoli che proprio l’antropologo si cimenta nell’analizzare. Dunque, la parola chiave di questa materia risulta essere “Diversità”, un concetto di cui oggi si discute moltissimo soprattutto quando si affrontano temi come il razzismo che proprio l’antropologia mira a neutralizzare. Quando l’antropologo studia la cultura di una determinata civiltà adotta quelle che sono denominate “Ricerca sul campo” e “Osservazione partecipante” che consistono nel visionare con i propri occhi le mille sfaccettature del popolo in questione. La permanenza prolungata stimata è di almeno 12 mesi e l’antropologo si munirà di tutti gli attrezzi del caso, partendo dal magnetofono, con il quale si registrano le interviste, insieme ad altri oggetti audiovisivi, senza tralasciare il lavoro di trascrizione che è di fondamentale importanza per documentare il tutto. Questa breve introduzione ci fa comprendere come la seguente materia oggi giorno stia assumendo sempre maggiore importanza e come gradualmente si stia insinuando anche nelle scuole  e università, nelle quali ad un numero molto elevato di studenti si contrappone uno piuttosto esiguo di docenti.

La figura dell’antropologo ha assunto attraverso aspetti interdisciplinari nuove conoscenze, si avvale di un team che pone al centro l’uomo ma analizza con nuove tecniche l’ambiente circostante, le correlazioni tra gli individui, lo scenario dove si esibiscono, le evidenze tribali  e religiose cui fanno riferimento.

Sarebbe avvincente partecipare ad una ricerca che sul campo ed attraverso la bibliografia esistente porti a nuove scoperte, non tralasciando eventuali studi sui comportamenti e le azioni quotidiane che di per sé possono essere uno scenario oggetto di studio ed approfondimento.

Raffaele Pio Marrone

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