Il Cursus Honorum nell’antica Roma
In questa puntata andiamo ad affrontare una tematica molto importante della Storia Romana inerente a quelle che sono le istituzioni repubblicane.
Roma era società aristocratica, dominata da un’élite composta dai patrizi, che basavano la loro ricchezza su grandi proprietà terriere e che , in virtù di questo, avevano il diritto di governare lo stato. Tuttavia il principale organo della repubblica romana rimase sempre il senato, composto da ben trecento membri, che consigliava i magistrati, e approvava tutte le misure politiche importanti preservando i valori essenziali dello Stato. I primi magistrati esecutivi vennero chiamati “praetores”. Alla fine le magistrature repubblicane furono costituite da: due consoli, quattro pretori, quattro edili, dieci tribuni della plebe, otto questori e i due censori. Adesso andiamo ad analizzarli uno ad uno…
QUAESTORES: il primo gradino era occupato dai QUESTORI, i quali amministravano le finanze pubbliche, tra cui la gestione del tesoro dello Stato.
AEDILES:erano incaricati dell’amministrazione delle strade, degli edifici e dei mercati.
PRAETORES:questi, come già anticipato, erano dei veri e propri giudici ed esperti di diritto e godevano del potere civile (editti e coercizione) e, nondimeno, di convocare il popolo e il senato. Ad essi spettava anche il comando militare e provinciale nelle province permanenti.
CONSULES: la carica più alta era svolta proprio dai consoli. Questi, infatti, rappresentavano lo Stato romano, guidavano la politica interna ed estera e davano il loro nome all’anno. Godevano del diritto di convocare il popolo e il senato, della presidenza delle elezione dei magistrati e della nomina dei dittatori.
DICTATOR: veniva disegnato solamente in casi di estremo pericolo dal senato e, nella maggior parte dei casi, era un ex console. Beneficiava di tutti i poteri dei consoli ma più forti e del diritto di nominare il comandante di cavalleria. La sua durata era di sei mesi.
CENSORI:il ruolo di questi ultimi è importante in quanto avevano il compito di redigere le liste dei cittadini in base al censo e dell’attenzione volta alla cura dei costumi.
Concludiamo dicendo che l’intera progressione di tutte queste magistrature prendeva il nome di “Cursus Honorum”. Nessuno poteva accedere a quella più importante, come già detto il consolato, senza averle percorse tutte, in ordine ascendente, partendo dalla prima. Il Cursus Honorum rappresentava un elemento basilare, quindi, per difendere la legalità e la costituzionalità dello Stato.
Raffaele Pio Marrone
Magari attualmente ci si potrebbe servire per il governo la stessa logica!