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Sulle tracce di Gatto

Vi condividiamo qualche appunto della serata del 21 maggio con Marcello Napoli e Annamaria Torre

…Sulle tracce di Gatto

 

“Mi piace alla fine, dirmi e dirvi che vivo ancora, che ogni segno, ogni parola detta, scritta o dipinta, affidata all’amore altrui mi dà vita”. Con queste parole di Alfonso Gatto si è aperta una conversazione con Marcello Napoli e un folto gruppo di persone attente, sulle tracce del poeta, giornalista, pittore, commentatore televisivo e altro ancora che “vive ancora”. Gli anni milanesi dopo l’esordio nella silloge “Isola”, voluta da Carlo Muscetta e recensita con parole di elogio da Ungaretti, Montale e Saba, tra gli altri. “Universo che mi spazia e m’isola: poesia”. Un messaggio ancora e sempre vivo che ha portato l’autore (1909-1976) ad attraversare gran parte del “secolo breve” il Novecento come protagonista, come faro, come uno dei padri dell’ermetismo, ma soprattutto come attento osservatore della società in evoluzione dagli anni del fascismo (Gatto passò sei mesi a San Vittore) agli anni del Boom e poi delle agitazioni giovanili – e non solo – dei primi anni Settanta. Un osservatore acuto e profetico come si è rilevato grazie ad una serie di documenti posseduti e studiati da Marcello Napoli: dai primi racconti su Il POPOLO LOMBARDO, nel 1934, al primo saggio critco su Leopardi, alle fotografie del circolo milanese alle ultime pose di Pino Rampolla datate 1975. Una investigazione partecipe e documentata anche da testimonianze sullo schermo della sala della Biblioteca Archivio della Fotografia Mediterranea di Annamaria Torre. Attraversamenti, curiosità (Gatto autore di una canzone interpretata da Lea Massari “La ballata del tempo”, gli anni alla Galleria L’Annunciata di Milano opite di Bruno Grossetti, le direzioni di campo di Marte 1938-39, la cronaca del processo Kesserling (1947 a Venezia) e altro ancora che si può evincere dalla lettura dei libri pubblicati dalle Edizioni dell’Ippogrifo: Alfonso Gatto e il continente Sardegna, Sulle tracce di Gatto, Gatto e l’Annunciata (Galleria di Milano) e dall’intero corpo di studi di Marcello Napoli. Su tutto ciò su cui si è dialogato è emersa l’attualità e profeticità di Gatto e quel suo “sentire” dalla parte delle vittime, dei poveri, degli umili, pensando al loro riscatto mediante la parola, lo studio, l’impegno etico che diventa politico, ma mai partitico. E, infine, le curiosità e le domande da parte del pubblico sulla vita privata e le donne di Gatto, sulla musica, sulla pittura, sulla  società, sul calcio e sul ciclismo.

Gatto e la sua ISOLA saranno meno misteriosi ora.

      Maura Ciociano            Marcello Napoli
    Edizioni dell’Ippogrifo

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