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Isabella, Saul e la petra ‘ncatenata

Isabella

Alcuni amori nascono sbagliati fin dal principio, ma è proprio questo errore che li renderà eterni. Quando ho incrociato lo sguardo di Saul ero completamente ignara non solo dell’amore, ma anche di ciò che accadeva nel mondo. Vivevo nel mio di mondo, fatto di tanti effimeri sogni che sembravano certezze. Abitavo a palazzo, nel feudo del Marchese di Trentinara. Ero una De Angelis, il mio destino era già scritto. Mi avevano insegnato a rispettare tutte le regole, a fare una distinzione netta tra il bene e il male, ad essere me stessa soltanto tramite la loro educazione. Ed io sognavo, non so bene cosa. A volte mi stava bene la mia vita, altre non credevo che esistesse davvero il destino, o, almeno, non quello che stavo vivendo. Se vogliamo dirla tutta, in realtà, non stavo vivendo affatto. Stavo solo recitando la parte della brava e devota figlia di famiglia, al servizio degli altri più di me stessa perché, in fondo, nemmeno io sapevo chi fossi. E così, quando Saul è entrato in casa mia con quei modi e quell’aspetto molto diversi dai miei, ha destato in me una profonda curiosità. Non è vero che l’amore nasce dal colpo di fulmine, è più un desiderio di conoscere, di sapere, di scoprire noi stessi attraverso l’altro. Non sapevo molto di Saul, né dei briganti. Tutti raccontavano delle storie terrificanti e mio padre diceva che soltanto nel mio palazzo sarei stata al sicuro. Ma non era così. Fu proprio tra quelle mura che incontrai la nuova versione di me stessa, quella definitiva.

Saul

Girovagavo per il mondo. Avevo conosciuto la fame, l’amore, l’odio, la vita. Non ero più un semplice brigante, ero diventato un capo, una persona da temere. Quando ho incontrato lo sguardo di Isabella ero stanco, affamato di qualcosa di più del cibo. Non avevo più la forza dei vent’anni e tutta quella rabbia che mi aveva accompagnato nel tempo iniziava a trasformarsi in qualcosa di diverso, non so bene cosa. Ero in quel momento della vita in cui avrei voluto fare il colpo del secolo eppure questa certezza svaniva, a poco a poco, dentro di me. Ne avevo visto tante, forse troppe. Un tempo ero stato anche sposato e lei mi amava, ma io no. Ero preso da me stesso, da quella forza che mi scorreva nelle vene, da quell’ansia di voler conquistare sempre qualcosa o qualcuno. Eppure quando ho visto Isabella non mi ha pervaso quel senso di conquista, sono rimasto immobile, fermo ad osservarla, non per possederla ma per capire cosa stesse avvenendo in me. In amore non esiste il colpo di fulmine, è più istinto, voglia di iniziare ad ascoltare se stessi. Lei era lì, giovane e innocente, con l’ aria di chi non ha visto nulla del mondo, eppure non ha avuto paura di me. Mi ha scrutato con quel suo sguardo incerto ma pieno di vita, di scoperta. Ho saccheggiato e derubato un numero considerevole di palazzi, ho seminato odio e paura, ma non avevo mai provato il desiderio di volere ancora quello sguardo su di me. Ho seguito l’istinto. Ho ordinato ai miei uomini di abbandonare il palazzo e sono scappato anche io da quegli occhi, da quel senso di pericolosa curiosità.

La petra ‘ncatenata.

Ero solo una misera pietra finché Saul e Isabella non mi hanno scelto per il loro amore. È qui che si sono incontrati la prima volta. Ricordo i loro discorsi, il loro raccontarsi quei mondi così distanti. Potevano parlare per ore, se non fosse stato per la paura di essere scoperti. Isabella non sapeva come gestire la sua passione, ma Saul le insegnava a conoscersi, ad amarsi. Purtroppo non hanno avuto molto tempo. Dopo appena tre incontri, sono stati scoperti. Il padre di lei era furioso e il loro destino sembrava scritto. Divisi per sempre oppure uniti nella morte. Li ho visti gettarsi, così, mano nella mano, come se lo avessero saputo da sempre. Ed io sono rimasta qui, a Trentinara, ad osservare tutti i visitatori che sono venuti a scoprire la loro storia. Una cosa, però, l’ho capita: in amore non esiste lo sbaglio. Isabella e Saul non vivranno la quotidianità, non invecchieranno insieme, ma la passione, la voglia di sfidare il mondo, le regole e perfino se stessi rimarranno per sempre. Rimarrà l’amore, come in tutti quelle anime che si sono amate solo per pochi istanti.

Barbara Maurano

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